SAN COSTANTINO IMPERATORE
Realizzata molto probabilmente in epoca medievale, la struttura attuale è di origine piuttosto recente, ricostruita con i ruderi della vicina chiesa di Santa Vittoria, che pare fosse situata sulle sponde del fiume Tirso. Dall'inventario settecentesco ad opera della diocesi oristanese, non compare tra le chiese del territorio e neppure lo storico Angius la nomina, alla metà dell'Ottocento, per cui è pensabile che la sua condizione fosse assai degradata.
Sono particolarmente visibili i diversi rifacimenti ed ampliamenti, sia in altezza che in lunghezza, evidenziati dalla diversità del materiale in basalto e trachite, in parte composto da blocchi squadrati e da pietrame di varia fattura. Il corpo si sviluppa in un'unica navata rettangolare sulla quale sono presenti due aperture, di cui una situata lateralmente sul lato destro. L'ingresso frontale a doppio battente è sormontato da un'apertura rettangolare ed in asse, all'apice del tetto, un campaniletto a vela in mattoncini, con piccola campana bronzea. Interessante, benché degradata dal tempo, una formella in arenaria grigia che rappresenta l'imperatore Costantino a cavallo, fatto santo, come è ben noto, dalla devozione popolare.
La copertura è a capanna, sostenuta da assi di legno. Sulla parete interna sinistra, trovano posto i così detti ex voto, a testimonianza del sentimento religioso, dei Sardi in generale e degli Ollastrini in particolare, che spesso si ridentificava in antiche credenze pagane; si tratta di oggetti rappresentanti arti umani ed addirittura piccole statue che rappresentavano gli animali utilizzati un tempo nel lavoro dei campi. Questi venivano offerti al Santo in segno di grazia ricevuta, a risoluzione di qualche promessa.
Sino agli anni '50 del secolo scorso l'edificio aveva una conformazione diversa, con una sacrestia laterale. Unica testimonianza di questa struttura è la porta d'accesso perfettamente visibile dall'interno, riportata alla luce nei lavori dell'ultimo restauro
Scheda dal vecchio sito del Comune di Ollastra
TROVI LA SCHEDA COMPLETA, A CURA DI CHIESECAMPESTRI.IT, NELLA GUIDA ALLE CHIESE CAMPESTRI DELLA PROVINCIA DI ORISTANO - ordinala qui
La festa
La sera del 6 luglio, giorno della vigilia, la messa vespertina in parrocchia è seguita dalla processione che porta il simulacro alla sua chiesetta. Il giorno successivo, quello solenne, la santa messa cantata è celebrata a metà mattinata ed il giorno seguente, nel tardo pomeriggio, il rientro in parrocchia
Come si raggiunge
Appena fuori da Ollastra Simaxis, sulla strada per Fordongianus, sulla collinetta che sovrasta l'area dove il 25 aprile, si svolge la mostra mercato di San Marco
Sono particolarmente visibili i diversi rifacimenti ed ampliamenti, sia in altezza che in lunghezza, evidenziati dalla diversità del materiale in basalto e trachite, in parte composto da blocchi squadrati e da pietrame di varia fattura. Il corpo si sviluppa in un'unica navata rettangolare sulla quale sono presenti due aperture, di cui una situata lateralmente sul lato destro. L'ingresso frontale a doppio battente è sormontato da un'apertura rettangolare ed in asse, all'apice del tetto, un campaniletto a vela in mattoncini, con piccola campana bronzea. Interessante, benché degradata dal tempo, una formella in arenaria grigia che rappresenta l'imperatore Costantino a cavallo, fatto santo, come è ben noto, dalla devozione popolare.
La copertura è a capanna, sostenuta da assi di legno. Sulla parete interna sinistra, trovano posto i così detti ex voto, a testimonianza del sentimento religioso, dei Sardi in generale e degli Ollastrini in particolare, che spesso si ridentificava in antiche credenze pagane; si tratta di oggetti rappresentanti arti umani ed addirittura piccole statue che rappresentavano gli animali utilizzati un tempo nel lavoro dei campi. Questi venivano offerti al Santo in segno di grazia ricevuta, a risoluzione di qualche promessa.
Sino agli anni '50 del secolo scorso l'edificio aveva una conformazione diversa, con una sacrestia laterale. Unica testimonianza di questa struttura è la porta d'accesso perfettamente visibile dall'interno, riportata alla luce nei lavori dell'ultimo restauro
Scheda dal vecchio sito del Comune di Ollastra
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La festa
La sera del 6 luglio, giorno della vigilia, la messa vespertina in parrocchia è seguita dalla processione che porta il simulacro alla sua chiesetta. Il giorno successivo, quello solenne, la santa messa cantata è celebrata a metà mattinata ed il giorno seguente, nel tardo pomeriggio, il rientro in parrocchia
Come si raggiunge
Appena fuori da Ollastra Simaxis, sulla strada per Fordongianus, sulla collinetta che sovrasta l'area dove il 25 aprile, si svolge la mostra mercato di San Marco