SAN GIORGIO MARTIRE
La chiesetta campestre di San Giorgio martire è caratterizzata da un importante portico anteriore, pseudonartece o esonartece, con cornice lapidea all’appoggio degli archi a tutto sesto realizzati in laterizio e materiale lapideo. L’edificio presenta consistenti contrafforti laterali, anch’essi in laterizio e pietra, ed un grande portale architravato. Il campanile è a vela con archetti ogivali in laterizio. Sull'origine di questa chiesa, risalente al XVI secolo, esistono alcune antiche leggende, tramandate dagli anziani del paese e dei paesi vicini.
Una di esse narra che, nel 1650, alcuni contadini di Baressa trovarono mentre lavoravano la terra nel territorio di Ollasta (attuale Albagiara), la Statua in marmo alta una trentina di centimetri, all’interno di due contenitori di pietra, raffigurante un cavaliere seduto a cavallo e chinato a trafiggere un dragone. Evidentemente si trattava di San Giorgio. I contadini avvisarono i sacerdoti, che accorsero a tutta fretta dai paesi limitrofi. La Statua divenne così motivo di contrasto, tutti volevano impossessarsene, fu il vescovo a mettere pace ricorrendo a un vecchio espediente, vale a dire porre la statua su di un carro di buoi senza guida. Il luogo in cui si fosse fermato il carro era destinato a diventare luogo sacro, ovvero si sarebbe costruita la Chiesa in onore del Santo. Accadde così che nonostante i vani tentativi di ostacolare i buoi, questi arrivarono a Sini: inizialmente si fermarono dentro il paese, in un luogo che oggi viene denominato "Su pausu", poi proseguirono fino ad arrivare nel punto in cui oggi sorge la Chiesa.
Ancora oggi fedeli devoti per grazie ricevute hanno donato e continuano a donare al Santo preziosi amuleti e antichi gioielli di artigiana sardo, con filigrane e coralli
Scheda dal sito del Comune di Sini
TROVI LA SCHEDA COMPLETA, A CURA DI CHIESECAMPESTRI.IT, NELLA GUIDA ALLE CHIESE CAMPESTRI DELLA PROVINCIA DI ORISTANO - ordinala qui
La festa
Il 22 aprile, processione solenne dalla parrocchia per le vie del paese. Il santo è portato nella chiesetta dalla quale era stato prelevato il lunedì di pasquetta. Il 23, giorno solenne, con la celebrazione di metà mattinata
Nel 1931 è documentata la partecipazione di 226 gioghi di buoi e 132 cavalli, rimasti numerosissimi sino agli anni Sessanta
A corollario, il 25 aprile si svolge la popolarissima Sagra de "Su Pani Saba", nata per finanziare la festa religiosa e divenuta uno degli appuntamenti culturali più partecipati della Sardegna
Come si raggiunge
Nella parte alta del paese, alle falde della Giara
Per saperne di più
proloco sini -
Una di esse narra che, nel 1650, alcuni contadini di Baressa trovarono mentre lavoravano la terra nel territorio di Ollasta (attuale Albagiara), la Statua in marmo alta una trentina di centimetri, all’interno di due contenitori di pietra, raffigurante un cavaliere seduto a cavallo e chinato a trafiggere un dragone. Evidentemente si trattava di San Giorgio. I contadini avvisarono i sacerdoti, che accorsero a tutta fretta dai paesi limitrofi. La Statua divenne così motivo di contrasto, tutti volevano impossessarsene, fu il vescovo a mettere pace ricorrendo a un vecchio espediente, vale a dire porre la statua su di un carro di buoi senza guida. Il luogo in cui si fosse fermato il carro era destinato a diventare luogo sacro, ovvero si sarebbe costruita la Chiesa in onore del Santo. Accadde così che nonostante i vani tentativi di ostacolare i buoi, questi arrivarono a Sini: inizialmente si fermarono dentro il paese, in un luogo che oggi viene denominato "Su pausu", poi proseguirono fino ad arrivare nel punto in cui oggi sorge la Chiesa.
Ancora oggi fedeli devoti per grazie ricevute hanno donato e continuano a donare al Santo preziosi amuleti e antichi gioielli di artigiana sardo, con filigrane e coralli
Scheda dal sito del Comune di Sini
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La festa
Il 22 aprile, processione solenne dalla parrocchia per le vie del paese. Il santo è portato nella chiesetta dalla quale era stato prelevato il lunedì di pasquetta. Il 23, giorno solenne, con la celebrazione di metà mattinata
Nel 1931 è documentata la partecipazione di 226 gioghi di buoi e 132 cavalli, rimasti numerosissimi sino agli anni Sessanta
A corollario, il 25 aprile si svolge la popolarissima Sagra de "Su Pani Saba", nata per finanziare la festa religiosa e divenuta uno degli appuntamenti culturali più partecipati della Sardegna
Come si raggiunge
Nella parte alta del paese, alle falde della Giara
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